A chi mi ha aiutata ad essere felice.

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Ho imparato cosa voleva dire affezionarsi di nuovo a qualcuno come fanno i bambini per i primi passi.

Le delusioni erano state troppe ed ero stanziata in un luogo scuro, a testa china, senza riuscire a vedere alcun spiraglio di luce. Cosa farò, che senso ha provare ad alzarsi se poi cadrò ancora più a fondo?

Ma poi tutto ad un tratto ho capito cosa c’era in palio, e che quella di vivere dentro un guscio era una cosa ridicola, sia per chi mi voleva bene sia per me stessa, e soffrire dentro la mia paura più grande, il buio, non era una cosa coerente.

Alzai lo sguardo e vidi una crepa, poi due, la luce entrò e vidi che non ero sola. Accanto a me steso l’amico di una vita, che in silenzio era sempre rimasto a sussurrarmi che non dovevo stare lì.

E quando mi resi conto che le mie paranoie avevano offuscato per tanto tempo quel meraviglioso gesto d’amore, capii che volevo uscire. Guardavo in alto e le crepe diventarono fessure sempre più grandi, fino a diventare buchi giganteschi, e venni sommersa da una luce nuova, e c’erano delle mani che mi volevano afferrare.

Avevo quel perfetto mix tra paura e coraggio che bisogna cogliere al volo, perché passa una volta e poi corre via, e mentre chi era sempre stato accanto a me mi spingeva verso l’alto, mi aggrappai con tutta la mia forza a quelle mani.

Passò un lasso di tempo abbastanza lungo, ma nella mia mente tutto accadde in un millesimo di secondo, ed ero salva da tutto quello che mi aveva fatto del male.

Ho imparato cosa voleva dire affezionarsi di nuovo a qualcuno come fanno i bambini per i primi passi.

Iniziai barcollando, con alcuni occhi sbarrati che mi controllavano e mi sorreggevano quando tentennavo troppo a lungo.

Passò un po’ di tempo ed iniziai a camminare accanto alle persone che mi avevano salvato, e forse mi sentivo a disagio, ma non lo davo a vedere. Eppure nei momenti di sconforto mi sono sempre sentita presa sottobraccio.

Ed ora posso dire a gran voce che ricominciare ad essere felice dopo un grande colpo è un passo che compiamo tutti durante l’adolescenza, ed è uno dei più belli, soprattutto perché ti fa vedere chi ti vuole bene realmente, e a chi vuoi realmente bene tu, anche se, come me, dimostrarlo è diventato difficile.

Eppure mi è doveroso ricordarlo ogni tanto, a queste persone alle quali devo tutto, grazie di essere qui, in un posto che è ,più o meno, al centro del mio universo.

 

Dedicato a chi mi ha aiutata ad essere felice.

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